Classica di Amburgo 2018, bis di Elia Viviani! Quinto Trentin

Elia Viviani (Quick-Step Floors) ha conquistato la Classica di Amburgo 2018 con una splendida volata. Il campione nazionale italiano, perfettamente scortato dai suoi compagni di squadra durante tutta la giornata, ha battuto in volata Arnaud Demare (Groupama-FDJ) e Alexander Kristoff (UAE Team Emirates). Per il veronese si tratta del secondo successo consecutivo nella corsa tedesca, che aveva già conquistato nella scorsa stagione con la maglia del Team Sky. Nella top ten di giornata, figurano i nomi di altri quattro italiani: il campione europeo Matteo Trentin (Mitchelton-Scott), quinto,  Sacha Modolo (EF-Drapac), sesto, e Giacomo Nizzolo (Trek-Segafredo), settimo, e Niccolò Bonifazio (Bahrain-Merida), nono.

La giornata viene animata da una fuga di cinque corridori molto interessanti, che si forma dopo una manciata di chilometri. Ivan Garcia Cortina (Bahrain-Merida), Alessandro De Marchi (BMC Racing Team), Winner Anacona (Movistar), Kamil Gradek (CCC Sprandi Polkowice) e Evgeny Shalunov (Gazprom-RusVelo) guadagnano rapidamente terreno, arrivando ad avere già un minuto e mezzo di margine al chilometro 30. Alle loro spalle si rivela inutile il tentativo di rientro promosso da Arjen Lyvins (Veranda’s Willems Crelan), che si porta fino a 40″ dalla testa prima di alzare bandiera bianca e venire riassorbito dal plotone. Nel frattempo il margine del quintetto continua ad aumentare, arrivando a un massimo di 3 minuti.

La situazione inizia a cambiare dopo la zona di rifornimento fisso, dove le squadre dei favoriti decidono di alzare il ritmo. A 55 dall’arrivo infatti i cinque di testa hanno ormai meno di un minuto, con le squadre dei velocisti intenzionate a non lasciar loro alcuna chance. A 40 km dal traguardo prova a riportarsi da solo sulla testa Nils Politt (Katusha Alpecin), autore di un’azione generosa e forse troppo dispendiosa, che non riesce nel suo intento. Il sogno dei cinque attaccanti si spegne a 18 km dall’arrivo, quando vengono riassorbiti dal plotone. A quel punto provano a partire Valerio Agnoli (Bahrain-Merida) e Ian Stannard (Team Sky), la cui sortita viene subito rintuzzata.

Sul Waseberg a 16 km dall’arrivo parte secco Sonny Colbrelli (Bahrain-Merida), che si porta dietro Jan Tratnik (CCC Sprandi Polkowice) e Danny Van Poppel (Team LottoNL-Jumbo). Alle loro spalle reagiscono con un pizzico di ritardo Daryl Impey (Mitchelton-Scott), Simon Clarke (EF-Drapac), Jurgen Roelandts e Dylan Teuns (BMC Racing Team), Clément Venturini (AG2R La Mondiale), Alexander Kristoff (UAE Team Emirates) e Tiesj Benoot (Lotto Soudal), che rientrano in pianura e aiutano a tirare con un discreto accordo. Dietro invece Groupama-FDJ e Bora-Hansgrohe si prendono la responsabilità di tirare, non avendo uomini davanti. Ai -10 km parte dal gruppo e si riaggancia alla testa Alexey Lutsenko (Astana Pro Team), contando sulle sue doti di passista. Dopo aver guadagnato fino a 20″, i battistrada perdono inesorabilmente terreno. Colbrelli, Trarnik, Clarke e Lutsenko sono gli ultimi quattro ad arrendersi, a quattro chilometri e mezzo dall’arrivo.

La preparazione alla volata viene condizionata da una caduta nelle prime posizioni del gruppo, in cui viene coinvolto tra gli altri anche Pascal Ackermann (Bora-Hansgrohe), uno dei favoriti alla vigilia. Lo sprint viene impostato perfettamente dalla Groupama-FDJ, che lancia Arnaud Demare a 250 metri dall’arrivo. Dalla ruota del francese esce benissimo Elia Viviani, che lo crea subito il vuoto e vince in scioltezza. Il podio viene completato da un generoso Kristoff, nonostante l’azione promossa pochi chilometri prima. L’Italia conferma la sua qualità in questo genere di corse, piazzando ben cinque corridori tra i primi dieci.

Classifica Classica di Amburgo 2018

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